In questi giorni a ritmo lento per le vacanze scolastiche amburghesi mi sto concentrando sul tema “i bambini e le loro case”, filo conduttore della mia ricerca nei mesi di giugno e luglio. Ho iniziato a scriverne nella Newsletter di maggio e sto ora approfondendo con post, recensioni, letture e riflessioni che ruotano attorno a ciò che per il bambino significa sentirsi a casa.
a

a
Ciò perché sto mettendo a punto un workbook speciale, strumento per il mio servizio di progettazione di interni di spazi per bambini in modalità partecipata. Per questo è fondamentale porre le domande corrette e in modo accattivante. Indispensabile per iniziare il viaggio verso una progettazione felice con le famiglie e soprattutto con i bambini con il piede giusto.
Di come funzioni un processo di progettazione partecipata con i bambini, di quali strumenti, giochi e attività conto di utilizzare te ne parlerò più diffusamente nei prossimi mesi.
a
La mia cassetta degli attrezzi: albi illustrati per sentirti a casa con i tuoi bambini
a
Tuttavia, un ruolo speciale lo svolge una serie di albi illustrati, racconti per ragazzi e graphic novel incredibili, che stanno andando ad arricchire la mia cassetta degli attrezzi, complice il mio andirivieni tra Milano ed Amburgo. Spunti e punti di vista differenti per lavorare con bambini, pre-adolescenti e ragazzi nel trovare la propria dimensione di spazio (o architettura) felice. E di questi libri, così importanti per me, intendo parlarti in questo post.
Si tratta di testi che mi aiutano ad affrontare concetti complessi quali “abitare”, “architettura felice”, “casa”… in modo semplice, adatto alle differenti età del nucleo familiare assieme a cui progettare di volta in volta. Insomma uno strumento flessibile, ricco, assolutamente non banale, grazie al quale posso offrire uno sguardo ogni volta diverso e personalizzato e posso così condurre il gioco.
Sì, perché un percorso di progettazione partecipata con e per spazi per bambini riguarda argomenti molto seri e risolve problemi, ma lo fa in maniera efficace a condizione che ci sia divertimento, gioco e coinvolgimento da parte di tutti i partecipanti
Probabilmente a questo punto ti starai chiedendo come sia possibile far intervenire in maniera attiva una bambina o un bambino di 3/4 anni in decisioni così importanti e di pertinenza di adulti come la ristrutturazione di una parte della propria casa o del giardino… A quell’età le sfere emozionali e cognitive sono in pieno sviluppo, il linguaggio è in costruzione. Persino il processo di individuazione dei colori e delle forme non è completo e verrà completato all’inizio del ciclo di scuola primaria imparando a leggere e scrivere…
a
Eppure, anche con bambini così piccoli è possibile parlare in maniera efficace di casa e delle sensazioni che questo “archetipo” trasmette!
a
In un interessantissimo articolo su Doppiozero, Giovanna Zoboli – autrice e co-fondatrice della casa editrice Topipittori – afferma:
“Pochi (concetti), per questo, sono congeniali all’infanzia come quello della casa e del mondo come luogo dei possibili modi dell’essere abitato.”
Giovanna Zoboli, Doppiozero, 03 novembre 2015
a
Albi, poesie e filastrocche per parlare ai bambini delle loro case
a
Infatti, il panorama attuale della letteratura per l’infanzia offre innumerevoli punti per nulla banali per parlare ai più piccoli di “idea di unica casa davvero abitabile a cui tutto lo spazio si restringe” (Giovanna Zoboli), attraverso poesie, filastrocche, storie ed illustrazioni evocative!
Ti consiglio di leggere tutto d’un fiato e scoprire le meraviglie raccontate dalla Zoboli nell’articolo “Case e bambini” del 2015 su Doppiozero, che puoi trovare a questo link!
E dopo questa premessa (lunga ma necessaria) veniamo a noi!
Ecco qui una mia breve selezione di 5 libri per l’infanzia (e per ragazzi) che ho raccolto, letto più volte e studiato come strumenti di lavoro per le mie attività di progettazione partecipata per e con i bambini.
Due dei sei testi sono delle assolute novità, apparse in libreria tra la fine del 2020 e giugno 2021!
a
Toc! Toc! Dov’è il mio orsetto?
a

Toc! Toc! Dov’è il mio orsetto?
Kaori Takahashi
Donzelli Editore, 2015.
a
Il mio primo suggerimento è un albo dedicato alla fascia 3/6 anni molto particolare non solo per il formato e il processo di lettura insolito, ma anche per la sua struttura narrativa.
La storia è molto semplice: una bimba perde il suo orsetto preferito e, prendendo coraggio a più non posso, lo cerca nelle abitazioni degli inquilini del suo palazzo.
La bambina bussa alla porta (e l’immagine e il punto di vista sono identici, in bianco/nero, in cui cambia solo il numero dell’abitazione) e al momento in cui il vicino apre la porta, si svela un mondo fantastico e multicolore, ogni volta diverso ed eccentrico.
L’orsetto naturalmente non si trova lì, e la ricerca riparte salendo le scale di piano in piano attraverso lo “srotolamento” del libro.
a
Ogni piano è un microcosmo differente, fatto di colori, personalità e ambientazioni che rimandano ad una vera e propria struttura architettonica riconoscibile una volta aperto completamente.
a
Le dimensioni e la modalità di apertura sono perfettamente a misura e capacità di tre/quattrenne che, attraverso lo “srotolamento”, può seguire l’avvicendarsi della storia nel tempo e nello spazio. (Qui un video della lettura autonoma da parte di una bimba di quattro anni.)
Insomma, uno strumento straordinario per affinare quelle abilità di organizzazione spazio-temporale, che sono alla base dei futuri apprendimenti nel bambino e che sono così efficaci nei laboratori di progettazione partecipata.
a
Casa casina
a

Casa casina
Manuela Mapelli
Edizioni Corsare, 2015.
a
Altro albo illustrato dedicato alla fascia 3/6 anni, Casa casina è per me una fonte inesauribile di spunti per affrontare con i bambini il tema della casa intesa come rifugio e luogo in cui sentirsi protetti e felici assieme ai propri cari.
Le immagini nascono da timbri di archetipi di case di differenti forme creati dall’autrice e lavorati molto raffinatamente in digitale, con contrasti tra il bianco/nero e pochi colori scelti.
Questa essenzialità e graficismo aiuta anche i bimbi al di sotto dei tre anni a comprendere e interagire. Tanto più che il testo in forma di filastrocca, soprattutto se letto dalla propria mamma o papà, riconduce ai momenti di coccola (ed emozioni ad essi legati) dei primi mesi di vita del bambino.
“Casa casina sopra ad un monte
Casa riparo sotto ad un ponteTetto di tegole o di mattoni
tu ne avrai viste di stelle a milioniTetto di rami di foglie o di fronde
(Dalla sinossi del libro che puoi trovare qui)
sopra al mio nido il cielo nasconde…”
a
Le case degli altri bambini
a

Le case degli altri bambini
di Luca Tortolini Claudia Palmarucci
Orecchio Acerbo 2015.
a
In questo albo illustrato, indicato dai 6 anni e quindi già dando per acquisito il significato di casa propria e delle emozioni che proviamo abitandola, l’attenzione viene indirizzata ai differenti modi di abitare la propria casa da parte degli altri bambini. Al dare uno sguardo di bambino agli interni delle case altrui, come ospite nelle case dei propri amici.
Attraverso lo sguardo di un io narrante esterno bambino, andiamo ad esplorare differenti microcosmi e modi di abitare di 11 bambini. Abitanti di altrettante case, alla cui finestra andiamo a sbirciare…
Differenti abitudini (Giacomo che fa i compiti in cucina e gioca in bagno), profumi e suoni (la casa di Mimmo che odora di cavolo lesso e risuona di musica a tutte le ore), dimensioni (la piccolissima casa di Matteo in cui vivono in 11 persone) ci fanno comprendere quanto siamo diversi gli uni dagli altri per bisogni e stili di vita come gli spazi ci rispecchiano.
Come scrivono Silvia Sai e Ada Francesconi, nella recensione sul loro blog “Le galline volanti” (qui il link), si tratta di:
“Uno straordinario viaggio nella conoscenza dell’altro e di se stessi, nella lettura dei bisogni, non esplicitati, di chiunque: avere una casa che possa farci sentire protetti, un luogo in cui riconoscersi, da cui partire e in cui tornare, ma soprattutto un luogo da coltivare nei propri sogni, come ci racconta l’ultima doppia pagina, proprio riferita alla casa di Claudia (l’illustratrice).”
Silvia Sai e Ada Francesconi, “le case degli altri bambini, nella recensione sul loro blog “Le galline volanti”
a
C’era una casa a Mosca
a

C’era una casa a Mosca
di Alexandra Litvina e Anna Desvitskova
Donzelli Editore, 2020
a
Come una sorta di ideale continuazione dell’albo illustrato di Tortolini e Palmarucci questo libro è un interessante racconto di un secolo di storia russa (anzi, moscovita) a metà strada tra una graphic novel, un Wimmelbuch e un albo illustrato.
La protagonista delle vicende che attraversano la Russia nel XX secolo, dal 1902 al 2021 è una grande casa signorile della capitale. Vicende raccontate dai bambini delle famiglie che generazione per generazione si sono succedute tra le mura e gli oggetti di questa grande casa.
Sì, perché attraverso gli oggetti, che col passare del tempo diventano cimeli e testimonianze del passato, la storica e divulgatrice Alexandra Litvina e l’illustratrice Anna Desvitskova raccontano vicende reali di un’intera popolazione come una narrazione familiare. Una vera e propria sorgente di ricordi che lega le nuove generazioni a quelle precedenti e dà un senso all’abitare il mondo.
La storia non è più un evento noioso e distaccato, lontano da noi, ma è al contrario familiare e affascinante. Ha le forme di una caccia al tesoro tra le brulicanti e iper dettagliate illustrazioni per trovare quegli oggetti/ricordi che sono passati indenni alle vicende di un secolo e che alla fine si ritrovano nella vecchia casa nei giorni nostri. Ha il fascino della spedizione in soffitta della casa dei nonni, tra i bauli impolverati e gli oggetti dimenticati!
I bambini e le loro case
Il libro delle case straordinarie
a

Il libro delle case straordinarie
Seiji Yoshida
Ippocampo, 2021.
a
Dalla storia di vicende realmente vissute, raccontate attraverso gli oggetti e le mura di una casa signorile, e quelle immaginifiche di personaggi straordinari rappresentate da abitazioni al di fuori del comune, il passo è breve… come lo sfogliare le pagine di un libro.
5 mesi di differenza e i due estremi del continente euro-asiatico dividono l’albo russo da questo raffinato volume giapponese in cui si lascia al lettore la facoltà di immaginare la storia e il carattere degli abitanti di case misteriose e ambientate in differenti periodi storici.
L’autore e illustratore cita nella prefazione le case immaginifiche dei protagonisti di tanti classici per ragazzi a cui si è ispirato: Huckelberry Finn, Heidi, Momo cercando di trasmettere nel lettore la stessa curiosità ed eccitazione provata da bambino nell’immaginarsi i luoghi magici delle avventure preferite.
“Ogni casa apre la porta a un racconto insolito. Potrebbe ricordarci una casa scoperta in un libro tanto tempo fa, o essere un’abitazione misteriosa che non avremmo mai potuto immaginare. Sta al lettore creare la storia che si cela dietro ogni casa.”
(Dalla sinossi del libro che puoi trovare qui).
Insomma una meravigliosa fonte di ispirazione per dare forma alla casa dei propri sogni, durante i laboratori di progettazione partecipata!
a

a
Spunti e laboratori di progettazione partecipata per lavorare con i bambini sulle loro case.
I bambini e le loro case
Per ora mi fermo qui, che non vorrei mettere “troppa carne al fuoco”, ma naturalmente la mia cassetta degli attrezzi non si esaurisce con questi titoli!
Tantissimi altri testi, sia per i più piccoli che per i più grandicelli, hanno preso posto tra gli scaffali delle mie librerie a Milano e ad Amburgo!
E grazie alle mie care amiche libraie, alla rete di esperti ed esperte di letteratura per l’infanzia, autori e autrici, editori, illustratori e illustratrici sia di lingua italiana che tedesca, gli strumenti per lavorare con i bambini e le loro famiglie nel campo della progettazione di interni va ad arricchirsi ogni giorno che passa.
Continuerò a parlarne su questo blog e nella mia newsletter mensile, in cui dedico un approfondimento fisso su un titolo della letteratura per ragazzi che mi è utile per affrontare un determinato tema di progettazione con i più piccoli, legato al macro tema del mese.
La prossima newsletter arriverà l’ultimo giorno di luglio e metterò sotto la lente un nuovo albo per bambini legato ai temi della progettazione.
Se ti interessa riceverla e leggermi, sei ancora in tempo per iscriverti, compilando questo format.
Non ti intaserò la mail: il mio intento con questa newsletter è approfondire con spunti, ricerche, materiali il tema della progettazione di spazi per e con i bambini. Farti capire cosa mi muove, quali sono i miei valori e, se possibile, creare una rete di condivisione ed interesse con te.
Con l’iscrizione alla mia newsletter riceverai anche la password per accedere all’area riservata del sito “Il posto segreto”, dalla quale puoi scaricare i workbook già presenti e dedicati a temi specifici di progettazione per spazi per l’infanzia e su cui in futuro troverai risorse esclusive che andrò di volta in volta a preparare e caricare. Insomma, un luogo ricco di spunti per aiutarti a ripensare gli spazi di casa tua a misura di tutta la tua famiglia.
Perché tu come genitore ed io come progettista siamo una risorsa straordinaria per aiutare i tuoi bambini a sentirsi realizzati, felici e autonomi nei loro spazi.
Cosa ne pensi? Ti andrebbe di farmelo sapere con un commento qui sotto o scrivendomi una mail all’indirizzo del pulsante?
Che belli questi libri! Ho fatto parte per anni dell’associazione Nati per leggere “e ho imparato a riconoscere i libri che i bambini considerano speciali. Bravissima complimenti per questo bellissimo progetto!