Ti è mai capitato di non sapere da dove iniziare a scegliere i colori con cui dipingerle pareti della cameretta dei tuoi bambini?
Ti sei mai chiesta (o chiesto), con tre o quattro mazzette di campioni in mano, se dipingere pareti e soffitto tutti dello stesso colore o se trattare invece una parete sola… e poi ripiegare sul bianco perché è luminoso, rende la stanza più ampia e non rischi di stufarti?
La scelta del colore adatto e il corretto accostamento di tonalità e materiali sono una delle attività più complesse nella progettazione di interni.
Perché il colore rende la percezione dello spazio in maniera differente a seconda delle condizioni, e perché il colore suscita in ciascuno di noi emozioni del tutto diverse.
“il colore è un potere che influenza direttamente l’anima” (w.Kandinsky).
E se questo vale per noi adulti, lo è a maggior ragione per i bambini, che durante le fasi di crescita ancora non hanno pienamente padronanza né della percezione dello spazio, né con il fare i conti con le proprie emozioni.
Noi adulti dobbiamo insomma aiutarli rendendo gli spazi a loro comprensibili, in base al loro stadio di sviluppo.
Infatti è indispensabile che il bambino comprenda bene lo spazio dove vive perchè ne tragga benessere emotivo.
Uno spazio compreso diviene un ambiente conosciuto e quindi familiare. E ciò lo rende ancora più confortevole.
Ma come fare tutto ciò?
Qui tre strategie che possono aiutarti nella scelta del colore giusto e districarti tra le migliaia di meravigliose soluzioni che puoi trovare su Pinterest.
1. Parti dall’età e dallo sviluppo del bambino che abiterà quello spazio.

A seconda dello sviluppo psicomotorio del bambino, uno stesso ambiente può essere percepito e capito in maniera differente.
Se stai preparando la cameretta del tuo primo figlio, che non è ancora nato, tieni ad esempio presente che fino ai suoi 6 mesi di vita la sua percezione dello spazio sarà minima e il suo campo visivo limitato. Prima dei 3 mesi non sarà nemmeno in grado di distinguere i colori primari. Ma sarà molto più sensibile e stimolato dai forti contrasti tra bianco e nero, tra chiaro e scuro. Considera che vedrà in due dimensioni fintanto che non inizierà a gattonare e a muoversi autonomamente nello spazio.
Quindi, piuttosto che scegliere una sfumatura o una tonalità di colore “pallido”, in questa situazione ti conviene giocare sui contrasti netti tra colori chiari e scuri. Magari lasciando sì le pareti bianche e optando su sagome o disegni semplici e contrastati con wall-tatto.
2. Crea la tua mappa del colore

Se la cameretta è destinata a uno o più bimbi in età prescolare, in grado di vedere tutti i colori correttamente (dai 12 mesi) e di nominarli e identificarli (dai 3 anni), puoi allora riconoscere le sue preferenze e sperimentare con lui il colore.
Colori ed emozioni vanno di pari passo e sono in questa fase l’oggetto principale su cui il bambino concentra la sua attenzione.
In questo caso puoi “osare” con tappeti, complementi, tappezzerie o porzioni di pareti con i loro colori preferiti e con cui si sentono a proprio agio.

Nella fase di studio puoi costruire assieme a loro delle vere e proprie moodboard. Puoi prendere un cartone molto spesso e di un colore neutro (meglio bianco o nero) su cui incollare e accostare tra di loro diversi colori e finiture dell’ambiente che state progettando: colori, stralci di tappezzerie, foto di materiali… Potrete cambiare ed aggiustare tutto l’insieme fino a quando non sarete tutti soddisfatti e metterlo al centro della stanza o vicino alla finestra per immaginare l’effetto complessivo.
3. Scegli il mood perfetto per l’ambiente che stai progettando

La scelta del colore e delle finiture degli ambienti influenzano la percezione dello spazio:
- Materiali e colori scuri assorbono la luce;
- Superfici e colori chiari riflettono e illuminano l’ambiente in maniera più efficiente;
In questo senso, oltre che ad affidarsi al gusto personale e ai trend del momento (es il boom di interesse per il design e le atmosfere degli interni scandinavi) è importante fare i conti con il contesto in cui ti trovi. I colori chiari e caldi della cultura nordica sono perfetti per ambienti non molto luminosi e in contesti in cui la luce diretta del sole non sia troppo concentrata e troppo a lungo nel tempo.
Se si trasportano le stesse finiture in un contesto mediterraneo o tropicale con sole pieno per la maggior parte dell’anno, l’occhio ne viene affaticato e ci si sente a disagio in quell’ambiente o troppo carichi ed eccitati.
Vuoi approfondire il tema?
Queste sono alcune delle strategie che applico nella costruzione di un progetto coordinato di colori, complementi e finiture pensato su misura del fruitore dello spazio in oggetto.
Se ti sono stati utili e vuoi approfondire il tema, puoi trovare nell’area riservata del mio sito (“il posto segreto”) una mini guida con altri consigli utili per ripensare gli spazi dei bambini in casa tua.
La puoi scaricare gratuitamente iscrivendoti alla mia newsletter, che mando l’ultimo giorno di ogni mese con diversi approfondimenti e ispirazioni (direttamente a questo link).
Ti anticipo anche che fra qualche giorno “il posto segreto” si arricchirà di una seconda risorsa gratuita dedicata proprio alla percezione dello spazio e del colore nello sviluppo del bambino, di cui ho velocemente scritto in questo post.
Spero che questi consigli ti siano utili per prendere coscienza di quanto uno spazio ben progettato e a misura di bambino possa aiutare te e la tua famiglia a sentirsi sereni e al sicuro.
E sarei felicissima di avere la tua opinione in proposito: non esitare a scrivermi qui tra i commenti o alla mail silvia@kidesign-lab.it !
molto interessante questo articolo ho imparato un sacco di cose mi verranno utili per i nipoti futuri…spero!
Grazie mille Giovanna, per questo tuo interessamento. Sicuramente sarai dolce e attenta con i tuoi futuri nipotini.
Silvia